Quando si parla di temperatura percepita si indica il livello di disagio ambientale causato da numerosi fattori. Il primo, naturalmente, è la effettiva temperatura dell'aria, che va calcolata all'ombra: non al sole, né tantomeno sul cruscotto delle automobili! Un altro fattore in gioco è la concentrazione di umidità nell'aria: quando molta umidità si somma a una temperatura alta crea una sensazione di disagio maggiore e provoca la sensazione che la temperatura sia ancora più elevata di quella realmente registrata dai termometri. In condizioni caratterizzate da alti tassi di umidità nell'aria, infatti, i meccanismi naturali del nostro organismo che consentono di abbassare la temperatura corporea non funzionano, traducendosi in una condizione di malessere, fino al colpo di calore. A parità di temperatura, quindi, il nostro organismo percepisce un disagio maggiore. Ci sono naturalmente molti altri elementi che influenzano il disagio provocato dal caldo, e alcuni di questi variano addirittura da persona a persona come il peso corporeo o lo stato di salute.
È possibile tradurre in numeri il disagio percepito. Un esempio è l‘indice Humidex (ovvero indice di umidità), elaborato dai meteorologi canadesi nel 1965. Il risultato che si ottiene con questo calcolo è un valore numerico che quantifica il livello di disagio ambientale determinato proprio dall’effetto combinato della temperatura e dell’umidità dell’aria. L’equivoco si verifica ogni estate sta nell’identificare tale valore come una temperatura, affiancandogli il simbolo dei gradi centigradi (°C)! I valori Humidex, infatti, di 50, 55 o 60 indicano il Disagio Pericoloso o Disagio Grave e non corrispondono agli equivalenti 50, 55 o 60 gradi! Gli autori di questo equivoco sono molto spesso gli stessi media o le notizie sul web e sui social che veicolano informazioni non corrette e allarmistiche.
Nel caso per esempio di una temperatura di 37 °C, con un’umidità relativa del 52% si ottiene un valore dell’indice Humidex di “50”. Questo “50” non èquivale a 50°C, ma al “disagio di livello pericoloso o grave”.
Diffidate quindi da qualsiasi telegiornale parli di temperature percepite in Italia superiori ai 50 gradi!